Oggi andiamo sul regionale. Qualche settimana fa ho trasferito un po’ di dati dal mio vecchio e malridotto portatile all’altro nuovissimo computer entrato da qualche settimana nella “collezione” di computer di mio marito. Lo so che qualcuno a questo punto potrà dire “e chi se ne frega?”, ma invece è stato utilissimo. Ho potuto ritrovare dei file nascosti tra la robaccia che ho scoperto essere delle ricettine suggerite dalla mia collega. Infatti, Francesca, grandissima maga dell’improvvisazione, quella volta che mi aveva invitato a cena non aveva improvvisato nulla e mi tirò fuori queste frittelle salate che ancora ne ricordo il sapore. Sono la semplicità fatta in un piatto e a differenza di quello che si possa pensare non restano “abbarbicate” nello stomaco fino a notte inoltrata. La ricetta viene direttamente dalla Puglia, anzi più precisamente dalla Manduria. Se volete sapere un po’ di storia andate a vedere qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Pettole. Questa versione salata e senza patata è ottima per una cena con gli amici con formaggi e affettati.

PETTOLE

½ kg di farina

½ l di acqua

1 cubetto di lievito

sale q.b.

olio per friggere

In una ciotola impastate la farina con l’acqua, il lievito, il sale e lasciar lievitare, coperta con un canovaccio umido, fino a quando non ha raddoppiato il volume. A questo punto staccate un pezzo di pasta grande circa quanto una pesca, mettetelo sul palmo della mano e stringete a pugno in modo che tra il pollice e l’indice fuoriesca una pallina. Staccatela e friggetela in abbondante olio messo precedentemente a scaldare. Una volta dorati toglieteli dal fuoco con una schiumarola, fateli asciugare in un piatto coperto con carta assorbente, salate e servite caldi.

I consigli della Cuoca Silente:

Per diversificare il sapore potete suddividere l’impasto in due parti e in una delle due aggiungere pomodoro tagliato a pezzettini e filettini di alice spezzettati.