Ma quanto è dura la vita della mamma? Io l’ho scoperto solo da qualche mese, ma già ne ho piena consapevolezza. A parte le ore di sonno mancate, che alla fine il corpo si abitua anche a dormire 5 ore spezzettate, ma è tutto l’insieme, la stanchezza mentale e fisica. Ovviamente quando poi prendi in braccio tuo figlio e ti fa una risata a tutta gengiva, beh allora ti sciogli e non senti più la stanchezza, il sonno e tutte le pesantezze che ti avevano afflitto. Ma lo sapete che con la maternità sono diventata più sdolcinata?!? Ora piango pure alla pubblicità della P&G dei giochi olimpici, non ho speranza!
Comunque, al di là delle sdolcinatezze, in questo periodo mio marito sta seguendo una dieta tanto per rimettersi in forma (sapete, il tempo per andare ad allenarsi in mountain bike è un po’ diminuito), io ve la consiglio perché effettivamente funziona. E’ un’applicazione che si scarica sul cellulare e si chiama “MELAROSSA”. Lui perde circa un chilo a settimana, non è per fare pubblicità, ma quando una cosa funziona… Insomma, lui fa la dieta, io cerco di seguirlo ma allattando due bimbi devo stare attenta anche ad integrare più carne e pesce rispetto a quello che mangia lui. Così ieri sera, dopo l’ennesimo piatto di pasta previsto nella dieta, ho deciso che dovevo mangiare carne bianca e siccome la fettina di pollo alla griglia mi faceva tristezza, allora mi sono ricordata di una ricettina sfiziosa che mi ha insegnato qualche hanno fa Silvia. E’ semplice, veloce e soprattutto di grande effetto, ideale anche se avete degli ospiti dell’ultimo minuto.
POLLO AL CURRY x4
1 petto di pollo
100 g di farina
1 e 1/2 cucchiaio di curry
1/2 bicchiere di latte (per farlo più gustoso potete sostituire con la panna)
3 cucchiai di olio e.v.o.
sale q.b.
Tagliate il pollo a bocconcini. Fate scaldare l’olio in una padella a fuoco medio/alto.
Infarinate i pezzetti di pollo, versateli tutti nella padella con l’olio e fateli dorare da tutti i lati, fino a quando non si è creata una bella crosticina dorata. A questo punto il pollo dovrebbe essere cotto anche all’interno (circa 10 minuti).
Allora versate il curry sopra il pollo e salate, mescolate per bene e versate il latte. Senza mescolare ma scuotendo solamente un po’ la padella dopo circa 2 minuti dovrebbe crearsi una cremina gialla gustosissima. Ottenuto ciò, togliete la padella dal fuoco e servite su un piatto di portata.
I consigli della Cuoca Silente:
Se notate che il pollo risulta troppo asciutto, potete aggiungere un po’ più di latte e cuocere per un altro minuto finchè la salsa non si addensa.
Solitamente a casa mia questo piatto viene servito con le verdure, ma se avete degli ospiti, può essere d’effetto mettere al centro del piatto una cupola di riso basmati bollito o pilaf ed intorno il pollo al curry, così che tutti possano insaporire il riso con la salsa al curry.
Curiosità (da Wikipedia)
Il curry, nella cucina italiana indica una miscela, di origine indiana, di spezie pestate nel mortaio che formano una polvere giallo-senape fortemente profumata. Corrisponde all’indiano masala, che comprende una varietà di miscele tipiche.
In altri paesi occidentali con il termine curry si indica invece una varietà di piatti della cucina del Sud Asiatico, in particolar modo indiana.
Curry peraltro designa tutta una varietà di miscele, in uso principalmente nel sud-est asiatico, meno note in Italia con i loro nomi specifici, di cui il più diffuso è il green curry o kaeng khiao wan Thailandese, polvere verde contenente varietà orientali di basilico. Molto diffusi sono anche il kaeng kari o curry giallo, kaeng phet o curry rosso, curry diabolico in uso a Singapore e Malacca (con Noce indiana e Galangal), Prik khing curry di tradizione cino-thailandese, il massaman curry o nam phrik kaeng massaman, il curry giapponese o karē, e moltri altri che oltre o in sostituzione degli ingredienti del curry indiano possono contenere citronella, scalogno, coriandolo, peperoncino, cumino e altre spezie o essenze.
A seconda della formulazione si avrà un curry “mild” ovvero mediamente piccante, o “sweet” ovvero molto piccante, contrariamente a quanto il termine ((EN) sweet, dolce) potrebbe far pensare.
La formulazione classica del curry comprende pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma e anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino.